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CFP - Lo sguardo delle viaggiatrici sull'Italia di mezzo. Scritture, immagini, visioni, transcodificazioni


CFP - Lo sguardo delle viaggiatrici sull'Italia di mezzo. Scritture, immagini, visioni, transcodificazioni

Esplorare le zone meno urbanizzate dell’Italia di mezzo tra il XIX e il XX secolo non era cosa semplice neppure per i viaggiatori stranieri più attrezzati. Definiti a più riprese dalla critica “petits tours”, questi itinerari eccentrici tra le creste appenniniche, o tra i villaggi pedemontani e le marine adriatiche, alla ricerca di tradizioni popolari e credenze “magiche”, oppure di monumenti, opere e artisti sconosciuti al pubblico europeo, offrivano spunti per formulare trattazioni sull’archeologia classica e sull’arte italiana del Medioevo e del Rinascimento, per gli studi sul folklore e l’antropologia, oppure ancora per ritrovare (e immortalare) scorci e paesaggi interpretati attraverso l’usata formula del Pittoresco.

 

La specificità di regioni come l’Abruzzo e il Molise, le Marche e le zone meno conosciute del Lazio e dell’Umbria agli occhi dei forestieri non riguardava solo il punto di vista geografico o il patrimonio archeologico e storico-artistico, ma anche quello identitario e culturale. Incuneati tra i paesi del Nord Europa e le aree mediterranee, questi luoghi restituivano a chi li attraversava un’identità rifratta, opaca, una complessità spesso ridotta ai codici del primitivismo.

 

Sebbene la letteratura e l’arte prodotte dai viaggiatori stranieri in Italia centrale siano state oggetto di numerosi studi e iniziative (e nonostante le aperture significative degli ultimi decenni sulle specificità dell’esperienza delle donne in questi contesti) devono ancora emergere nella loro pienezza le esperienze peculiari di quelle viaggiatrici che preferirono avventurarsi in aree così poco frequentate, piuttosto che seguire gli itinerari classici canonizzati sin dal tempo di Corinne, ou l’Italie (1802).

 

Il convegno intende dunque sollecitare contributi e riflessioni sulle donne che scrissero, dipinsero e raccontarono le aree meno battute dell’Italia centrale tra Otto e Novecento (si pensi, giusto per limitarsi a citare le presenze in Abruzzo, a Margaret Fuller, Estella Canziani, Amy Atkinson e Anne MacDonnell). L’intenzione è di analizzare e comparare le modalità idiosincratiche di narrazione del territorio (testuale e figurativa) tipiche di autrici e artiste, un osservatorio interessantissimo, costituito da sguardi d’eccezione su luoghi marginali.

 

Ripercorrere le tracce di queste viaggiatrici, anche in dialogo con la già ben indagata controparte maschile, permetterà non solo di riscoprire artiste trascurate dall’analisi critica, ma anche e soprattutto di mettere a fuoco questioni teoriche sullo sguardo straniero e letture transmediali riguardanti la transcodificazione del paesaggio e delle società locali, “tradotti” con un lessico artistico e letterario pensati per un pubblico internazionale.

 

Il convegno intende accogliere interventi che sollecitino riflessioni sui seguenti temi:

  • Lo sguardo di genere nella narrativa di viaggio
  • Attraversamenti stranieri nell'Italia di mezzo
  • Antropologia, etnografia, turismo
  • Archeologia e arte nella narrativa di viaggio
  • Raccontare il viaggio: sfide linguistiche
  • Transcodificazioni del territorio
  • La pedagogia di genere attraverso la dimensione del viaggio

 

Le proposte di abstract vanno inviate a progetto.viaggiatrici@gmail.com entro il 15 maggio 2021.

 

Si anticipa che è prevista la pubblicazione in volume degli atti del convegno entro la fine del 2021: la scadenza per la consegna dei contributi per la pubblicazione è il 20 ottobre 2021. Gli autori riceveranno ulteriori informazioni sulla collocazione editoriale e le norme redazionali una volta conclusa la fase di accettazione delle proposte.

 

 

The Gaze of Women Travelers on Middle Italy. Writings, Paintings, Visions, Transcodifications - Department of Humanities, University of L’Aquila

L'Aquila, 30 September - 1 October 2021

Exploring the less urbanised areas of middle Italy between the 19th and 20th centuries was no easy task even for the best equipped foreign travellers. These eccentric itineraries were referred to by critics on several occasions as “petits tours”, and included trails among the Apennine ridges, or between villages in the foothills and the Adriatic seashore, in search of popular traditions and “magical” beliefs or monuments, works and artists unknown to the European public. They offered ideas for formulating treatises on classical archaeology and on Italian art of the Middle Ages and the Renaissance, for studies on folklore and anthropology, or for finding (and immortalising) views and landscapes interpreted through the well-known formula of the Picturesque.

 

The specificity of regions such as Abruzzo and Molise, the Marches and the lesser-known areas of Lazio and Umbria in the eyes of outsiders was not limited to the archaeological and artistic heritage, but also included issues of identity and culture. Wedged between the countries of Northern Europe and the Mediterranean areas, these places offered to the gaze of those who crossed them a refracted, opaque identity, a complexity often reduced to the codes of primitivism.

 

Although the literature and art produced by foreign travellers in central Italy have been the subject of numerous studies and initiatives (and despite the significant research in recent decades on the specificities of women's experience in these contexts) the peculiar experiences of those travellers who preferred to venture into such unfrequented areas, rather than follow the classic itineraries canonised since Corinne, ou l'Italie (1802), have yet to be thoroughly studied.

 

The aim of the conference is therefore to solicit contributions and reflections on the women who wrote, painted and narrated these less-travelled areas of central Italy between the 19th and 20th centuries (among them Margaret Fuller, Estella Canziani, Amy Atkinson and Anne MacDonnell, just to mention a few traveling through Abruzzo). Our purpose is to analyse and compare the idiosyncratic ways of narrating the territory typical of women authors and artists, exceptional gazes on marginal places.

 

Following in the footsteps of these women travellers, in dialogue with their well-researched male counterparts, will not only allow to rediscover artists still neglected by critical analysis, but also to focus on the theoretical issues solicited by the foreign gaze, and on transmedial readings concerning the transcoding of the landscape and local societies, and how they are "translated" into an artistic and literary lexicon designed for an international audience.

 

The conference welcomes papers on the following themes:

  • Gender perspective in travel narratives
  • Foreign crossings in middle Italy
  • Anthropology, ethnography, tourism
  • Archaeology and art in travel narratives
  • Narrating the journey: linguistic challenges
  • Transcoding the territory
  • Gender pedagogy through travel narratives

 

Abstract proposals should be sent to progetto.viaggiatrici@gmail.com by 15 May 2021.

 

The publication of the conference proceedings is scheduled by the end of 2021: the deadline for submitting contributions for publication is 20 October 2021. Authors will receive further information on the publisher and stylesheet once their proposal is accepted.

 


(14.04.2021)